Enigma Amiga RunGli Articoli di EAR - Mercato


Questo mese siamo arrivati sino in Inghilterra per scambiare due chiacchere con il programmatore di uno tra i titoli più innovativi della stagione invernale.

Intervista esclusiva a P.Burkey autore di Foundation

di Nicola Morocutti (n.morocutti@bassano.nettuno.it)

Continuando la serie di interviste ai programmatori dei titoli più interessanti che avremo modo di giocare nei prossimi mesi, questa volta siamo andati a disturbare il buon Paul Burkey, che da ormai un anno sta lavorando a Foundation, un misto tra The Settlers e Command &Conquer, molto promettente.

EAR: Tanto per rompere un po' il ghiaccio, parlaci di te, di quando hai cominciato a scrivere giochi e dei tuoi lavori precedenti...

Paul Burkey: Sono circa otto anni che programmo con Amiga, e la cosa che più mi piace è scrivere codice complicato e difficile dal lato logico. Non mi piace molto il lavoro di ottimizzazione di piccole parti di programma e mi è più facile scrivere programmi ampi e complicati. Sembrerà un po' strano, ma questo modo di fare deriva dalla mia passione per le utility. Infatti mi sono divertito per molto tempo a crearne alcune molto particolari che servivano compiti complessi come il riconoscimento del linguaggio, la traduzione tra varie lingue, la compressione della grafica e altre cosucce di questo tipo. Per quanto riguarda i giochi ho cominciato circa tre anni fa creando titoli per il mercato shareware. Due tra i miei giochi di maggior successo sono Peg-It e Sneech che forse molti di voi avranno avuto modo di vedere (e spero di apprezzare). In entrambi traspare la mia ossessione per i progetti molto complessi (dal lato della programmazione) che vengono nascosti dietro ad uno stile di gioco molto semplice.

EAR: Perché hai deciso di scrivere Foundation?

PB: I motivi sono molteplici, principalmente perché, come dicevo prima, adoro i giochi complessi dal lato del codice e Foundation mi dava la possibilità di affrontare una grossa sfida da questo lato. Poi anche perché adoro i giochi sullo stile di The Settlers e guardandomi un po' attorno mi ero accorto che su Amiga c'era carenza di titoli di questo tipo.

EAR: Parlaci un po' di Foundation dal lato tecnico, quali sono le sue principali caratteristiche?

PB: Le specifiche tecniche del gioco sono molte, vedrò di elencare le principali. In primo luogo il gioco girerà su tutti gli Amiga a partire dagli ECS con almeno 1Mb di chip ram e 1Mb di fast. Ovviamente funzionerà su tutti gli A1200 anche se per avvantaggiarsi dell'alta risoluzione, che presenta una grafica molto più dettagliata e d'effetto, sarà necessario un processore veloce e più di 6Mb di ram. Sempre dal lato grafico voglio segnalare il supporto per le schede grafiche via CyberGFX e Picasso 96 e la possibilità di usare schermi da 320x200 sino a 800x600. Al momento sto anche vagliando la possibilità di aggiungere il supporto per le schede sonore tramite AHI. Un'altra cosa che vorrei includere nel gioco è la possibilità di collegamento in rete tramite Internet per tornei multigiocatore.

EAR: Come ci descriveresti il tuo gioco?

PB: Il gioco prende spunto da titoli come Populous, The Settlers e Mega-lo-mania dai quali riprende l'impostazione strategica oltre alla complicata gestione delle risorse e della popolazione. In aggiunta a ciò ci sarà anche una forte componente di strategia bellica, aspetto visto molto di rado sui giochi per Amiga. Tanto per darvene un'idea potrei citare un paio di giochi per PC quali Command &Conquer e War Craft che hanno un sistema di combattimenti molto simile a quello che ho deciso di adottare.

EAR: Quali sono le principali caratteristiche dal lato dell'azione di gioco vera e propria?

PB: All'inizio si possono creare edifici quali pompe per l'acqua, fattorie, miniere, ecc... In seguito bisogna decidere quante persone assegnare ad ogni compito e quanto far produrre ad ogni lavoratore. In questa prima sezione lo scopo principale è di produrre abbastanza cibo per mantenere tutta la popolazione e di creare un esercito abbastanza forte e ben equipaggiato per fronteggiare gli eventuali attacchi dei nemici. Una volta che siamo riusciti ad adempiere a questi compiti preliminari possiamo cominciare l'esplorazione delle terre che circondano i nostri domini e possiamo addirittura decidere di colonizzare altre isole. L'aspetto che penso sia più interessante nell'intero gioco è la maniera in cui si possono controllare tutti i nostri sudditi, uno per uno, decidendo individualmente se farlo combattere, costruire, lavorare, ecc.. Questo metodo ricalca un po' quello di Cannon Fodder ma la grande differenza è che invece di controllare un piccolo gruppo di soldati dobbiamo organizzare la sopravvivenza di un intero villaggio pieno di persone.

EAR: Hai altri progetti in cantiere per Amiga oltre a Foundation?

PB: Al momento sono troppo preso da Foundation per poter permettermi di pensare ad altro. Ho comunque in mente molte idee per progetti futuri e certamente in essi sfrutterò più ampiamente le schede grafiche, che stanno diventando sempre più comuni tra gli amighisti, e le nuove schede Power PC. Mi interessa molto anche l'idea di gioco via Internet e sicuramente la sfrutterò nei miei prossimi giochi e forse anche in Foundation. Già da ora posso anticiparvi che il prossimo sarà un war game basato su un engine strategico in real time che, se le cose andranno come spero, dovrebbe risultare molto interessante e innovativo.

EAR: Come ultima domanda (visto che hai già accennato qualcosa), cosa ne pensi delle nuove schede Power PC di Phase 5 e della Gateway 2000?

PB: Beh, per quanto riguarda le schede Power PC mi sembrano una bella cosa, certamente sono una soluzione di transizione, però rappresentano una grossa evoluzione per un computer ormai fermo, almeno dal lato hardware, da troppo tempo. Spero che abbiano il successo che meritano e io nel mio piccolo cercherò di sostenerle inserendo, se possibile, supporto per tali schede su tutti i miei giochi, Foundation incluso. Per quanto riguarda GW 2000, al momento preferirei non parlare, penso che siamo caduti finalmente in buone mani, però è decisamente troppo presto per esprimere giudizi.

EAR: Bene con questo abbiamo finito, grazie di tutto Paul, buon lavoro e speriamo di poter giocare a Foundation molto presto...

PB: Ciao a tutti, un saluto alla redazione e ai vostri lettori, ci vediamo a Novembre quando potrete trovare Foundation sugli scaffali dei negozi.

Conclusioni

Bene, dopo questa interessante chiacchierata con il simpatico Paul non ci resta che darvi appuntamento ai prossimi numeri, dove avremo modo di parlare con altri importanti programmatori, al momento è ancora presto per rivelare di chi si tratti, vi basti sapere che sono italiani e tutti quanti stanno programmando giochi MOLTO interessanti, chi vivrà vedrà... In chiusura vorrei ringraziare Richard Brown, PR della Sadeness Software che pubblicherà Foundation, e Paul Burkey, per la gentilezza e la disponibilità. Alhoa.


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